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Published on Maggio 25th, 2010 | by Nidil_Firenze

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Scuola, Cenerentola sfigata Camera dei Deputati

giacomo Roma , 07/05/2010. L’on. Bachelet illustra l’Interpellanza a firma Coscia & CO. sui tagli agli organici docenti per l’anno scolastico 2010-2011. Obiettivo dell’interpellanza, in estrema sintesi, è sapere quanti saranno i tagli effettivi ai posti di lavoro dei docenti nell’anno 2010-2011, dati i numeri contraddittori che che scaturirebbero dai vari documenti ministeriali. Non voglio entrare nel merito della questione, ma mi piacerebbe segnalare uno stralcio della risposta all’interpellanza da parte del sig. GUIDO VICECONTE, Sottosegretario di Stato per l’istruzione, l’università e la ricerca, relativamente ai “tagli”. Egli sottolinea che “come confermato dalle indagini dell’OCSE, le scuole italiane spendono mediamente per ciascuno studente molto più degli altri Paesi dell’area OCSE, ma i rendimenti in termini di istruzione sono al di sotto della media. Bisogna quindi restituire al servizio scolastico efficienza ed efficacia ed elevarne la qualità per avvicinarlo agli standard internazionali ed europei.” A questo punto mi chiedo se, proprio al fine di raggiungere questo obiettivo, di efficienza e soprattutto efficacia, la sig.ra Gelmini abbia proposto di far iniziare la scuola ad ottobre, per permettere alle famiglie di allungare le vacanze e sostenere il turismo. Che fuori stagione costa pure meno. Mi chiedo cosa ne pensino i genitori di bambini in età scolare. Probabilmente molti saranno entusiasti di questa eventualità, in particolare quelli i cui datori di lavoro, che nella maggior parte dei casi hanno chiuso le attività ad agosto, sono ben felici di concedere un altro mese di ferie per lasciar usufruire dei vantaggi della bassa stagione… Per chi invece avrà datori di lavoro un po’ più rigidini, costoro avranno sicuramente dei nonni entusiasti di sobbarcarsi i nipotini per tutto il mese di settembre. Saranno felici infine quelli che un altro mese passato a pompare il PIL turistico per gli alberghi (italiani?) se lo possono permettere, facendo così felice la ministra e tutti i vari concessori del demanio balneare… Saranno felici anche quelli che di tutti i soldi fatti rientrare con lo scudo fiscale non sanno che farsene, e avranno un mese di tempo in più per spenderli… Ma quanti sono tutti costoro? E se poi invece che farsi spennare in Italia vanno all’estero? Magari in Grecia dove per due euro ti tirano dietro i capitelli residui del Partenone? E tutti gli altri invece? Quelli che riescono a portare a stento la famiglia in vacanza in campeggio per una settimana ad agosto? Quelli che già sono costretti a pagarsi la baby-sitter a giugno? Quelli che a settembre si lavora, se no col cavolo che a gennaio vi si rinnova il contratto? Beh, questi si sobbarcheranno la baby-sitter anche per tutto settembre, compensando con il costo maggiore i risparmi che avranno gli altri che se ne vanno al mare alla faccia di tutto e tutti. L’economia è in pareggio e si risparmiano pure i soldi sui contratti dei docenti precari… E i docenti precari? Quelli che fanno turismo durante tutto l’anno: una settimana in una provincia, quindici giorni in un’altra…? Loro hanno pure la beffa: non si studierà più la geografia, la materia che sanno insegnare meglio, a furia di viaggiare… Ma c’è pure un’altra cosa che non mi torna. Possibile che la scuola, la fragile scuola, l’innominabile scuola con tutti i suoi problemi, la scuola che cade a pezzi alla faccia degli investimenti che la Protezione Civile va a fare in tutti altri settori, laici e cattolici… Possibile che la scuola con tutti i suoi problemi debba trovarsi sempre e comunque ad asservire gli altri settori dell’economia, nonché assumersi gran parte degli oneri dei disavanzi pubblici? Inutile fare facile retorica sul valore che dovrebbe avere l’istruzione oggi (basta vedersi l’ultima homepage della voce.info per trovare pane per i nostri denti), ma basti dire che in un campionato mondiale di Cenerentole, la scuola italiana, pur meritando il primo posto, sarebbe così sfigata da arrivare seconda!


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